Questa sezione non è un blog è proprio un BLOB come un pentolone in ebollizione, pieno di ingredienti, pubblicazioni, interviste, idee assortite. Qui sono raccolti alcuni miei lavori, divisi per categorie: scritti, documentari, incontri, ecc. Vedere per credere :-)
Scialpinismo, fondo, slitta, ciaspole, snowboard. Ma anche solo passeggiate. Sciare è bello, ma il turismo invernale non può essere soltanto una giostra, su e giù. Ora, a bocce ferme, è forse l'occasione buona per ripensare la montagna, e più in generale l'ospitalità.
Il tema dell'identità, emerge soprattutto in tempi di crisi e di cambiamento. L'identità non è qualcosa che si conquista e che si ha, per sempre: costruita o ereditata che sia, va lavorata, conservata, migliorata guardando al futuro. E' relazionale, insomma: viene definita dal rapporto con l'altro, dalla cui esistenza essa dipende.
Un'opera umoristica, che ci azzecca parecchio, mettendo a nudo due verità. Anzitutto i capi sono esseri irrazionali. In secondo luogo ci sono analogie fra il loro comportamento e quello degli uomini "primitivi" che vivevano in comunità dominate dalla ritualità e dalla superstizione. In balia di forze misteriose che generano incertezza e timore.
Lo sciamano messicano Don Juan. Il cacciatore siberiano Dersu Uzala. Tissahami, re dei Vedda dello Sri Lanka. Il filosofo Hopi dell’Arizona Thomas Banyacya. Il cieco Ogotemmeli, di etnia Dogon. Che cosa hanno o avevano in comune questi vecchi saggi, che cosa ci insegnano questi patriarchi dell’umanità?
La figura del cameriere è un elemento di spicco nelle dinamiche dell'accoglienza e dell'ospitalità. Porgere il cibo è un gesto antico, pieno di implicazioni simboliche. Consigliere e conoscitore del mondo. Forse il miglior antropologo è proprio lui.
Viaggio per immagini nella storia e nell'antropologia del fabbricare, dalle prime officine alll'industria 4.0. La fabbrica ieri, oggi e domani. Internet delle cose, manifattura digitale, big data. Benissimo. Ma l'Uomo? L'automazione ci ruberà il lavoro?
La malvagità e la devianza stanno nei nostri cromosomi oppure maturano per cause sociali? Crimini prevedibili, vecchie teorie, nuove misure di sicurezza. Questo audiodocumentario è un bricolage di musiche e interviste, al contempo leggero e problematico, per non cadere vittime del pregiudizio.
Il turismo è in crisi? Approfittiamone per ripensarlo in chiave antropologica, partendo dall'ospitalità. In questo video si parla di emozioni e prestazioni, di italiani pittoreschi, di viaggiatori empatici o superficiali. Con due camei: Celentano e Totò.
Quanta freschezza e quanta giovinezza c'è in chi, a prescindere dalla sua età, nutre molti dubbi. Vuol dire che i giochi non sono chiusi. Che non si ritiene di aver già capito tutto, che si è anche disposti a cambiare opinione.
L'uomo non è il centro dell’universo. Non esiste un Disegno Intelligente che abbia prodotto la nostra supremazia. Muovendo da una natura matrigna, o meglio indifferente alle nostre sorti, le nostre potenzialità sono straordinarie.
Il settore turistico dopo l’emergenza sanitaria dovrà ripensarsi. Dovrà rinascere. Sarebbe bello che fosse più attento all’ambiente, più ecologico. Più equilibrato, nell’interesse di tutti, residenti e visitatori.
Ho realizzato questo documentario in Brasile, nello Stato di Alagoas, dove un tempo c’era la foresta Atlantica. Racconta l’impegno della naturalista Svizzera Anita Studer, alle prese con i latifondisti proprietari di enormi piantagioni di canna da zucchero.