Questa sezione non è un blog, è proprio un BLOB come un pentolone in ebollizione, pieno di ingredienti, pubblicazioni, video, interviste, idee assortite. Qui sono raccolti alcuni miei lavori, divisi per categorie: scritti, documentari, incontri, ecc. Vedere per credere :-)
Siamo nati per viaggiare, per esplorare, per andare. Gli uomini non sono piante, noi non abbiamo radici. Ma si è sempre viaggiato anche senza muoversi, oggi si direbbe virtualmente. Antropologia fantastica, itinerari immaginari, utopie. Finti reportage. Cyberturismo.
Disconnettersi, affrancarsi, evadere. Staccare la spina, tagliare la corda. Sono metafore di scioglimento dai legami di una quotidianità gravosa e appiccicosa. Dove si è andati o si andrà in vacanza è un argomento di conversazione convenzionale, cui poche persone resistono. Perché si viaggia, invece, è una domanda importante, quasi destabilizzante, che raramente ci si pone.
L'esotismo è una tendenza innata dello spirito umano. Quando si è in viaggio, la sensibilità per ciò che appare come tipico aumenta: lo sanno bene i baristi della cittadina messicana di Tequila, dove l'omonimo liquore viene servito, soltanto ai turisti, con il vermetto dell'agave affogato nel bicchiere. Fa tanto esotico...
La variegata “specie” Homo turisticus è composta di individui con relativa disponibilità di denaro che viaggiano per piacere, sapendo di tornare a casa dopo una breve vacanza. Il desiderio turistico è generato da una matrice che produce comportamenti comuni. Muovono a questa "diserzione" i ritmi e le regole del distretto produttivo, la necessità di evasione a tempo determinato, le dinamiche famigliari, il marketing dell'altrove in termini di “paradisi” turistici.