Direttore Generale Paolo Cadrobbi
Direttore Area Ricerca e Informazione Sandro Boato
Servizio Comunicazione ed Educazione Ambientale
Progettazione e realizzazione:
Paola Salmaso
Gianfranco Baldo
Daria Quatrida
Alessandra Tosi
Coordinamento editoriale Maria Grazia Dal Prà
Fotografie Maria Grazia Dal Prà , Alessandra Tosi
Aprile 2005
L'ambiente, le risorse naturali, le zone ecologicamente sensibili, la cultura e il
patrimonio artistico sono tra le componenti fondamentali di una destinazione
turistica. Per questo motivo i turisti, i residenti, le imprese del settore e le amministrazioni
pubbliche devono contribuire a proteggere l'ambiente e le risorse naturali;
salvaguardare le zone costiere, di montagna e le aree protette; preservare la cultura
e le tradizioni in quanto fattori fondamentali di richiamo turistico.
La presa di coscienza che il turismo può causare inquinamento e degrado ambientale
e sociale è recente. Fino agli anno '60, infatti, il turismo era considerato una
"smokeless industry" (industria senza ciminiere), che genera ricchezza pulita.
Oggi esiste una maggiore attenzione ai rischi ambientali portati da uno sviluppo non
controllato del turismo. Nel delicato rapporto tra turismo, ambiente, tradizioni e
cultura locale possono inserirsi alcuni fattori negativi: l'attrazione esercitata da molte
località , infatti, può portare ad un eccesso di presenze di turisti, con incrementi non
controllati dei flussi e fenomeni di congestione, che finiscono per eccedere la
capacità di carico ecologica, sociale e culturale delle destinazioni turistiche e
compromettere in modo permanente il patrimonio naturale e ambientale dell'area.
Per questi motivi si rende necessario programmare uno sviluppo sostenibile del
turismo in modo da trasformarlo sempre più in elemento di valorizzazione e non di
degrado della qualità ambientale e culturale dei territori. Indirizzarsi verso un turismo
sostenibile non significa condannare il turismo di massa, ma vuole dire maturare e
diffondere la consapevolezza che anche per il turismo esistono limiti, superati i quali
non potremo lasciare alle future generazioni le risorse su cui oggi contiamo.