La povertà che ho visto a Sharm

9 lug 2020

La povertà che ho visto a Sharm

Caro Augias, a Sharm ho visto pesci colorati, sabbia rossa, moto nel deserto. Un pomeriggio, sorseggiando un cocktail, ho visto due muratori in un vicino cantiere. Seduti, molto stanchi. Dei giornali con sopra del cibo, tante mosche, tanto caldo. Invitai due amici a riflettere sulla nostra diversa condizione. La risposta fu: "Stamo 'n vacanza nun ce penzamo". Vedo che il fatturato del turismo egiziano supera i 9 miliardi di dollari e che l'obiettivo è di raddoppiarlo.
Se c'è benessere come si giustificano simili condizioni di vita? lo quei visi me li ricordo: lo sguardo verso le nostre donne seminude, il sorriso forzato del cameriere o dell'addetto alla pulizia. C'era tristezza, rabbia, invidia, la domanda "perché sono nato qui?". La tristezza non genera la guerra, ma si trasforma in terreno fertile per chi ha progetti di morte.

Massimiliano Porena
Lettere a la Repubblica, 30 luglio 2005

(nel file pdf l'altra lettera e la risposta di Corrado Augias)