Una sorta di guida, scritta da un antropologo indigeno, sulle molte facce della cittadina di Rovereto: le donne, le scienze, i misteri, gli scherzi, le arti, le lettere, la comunità multietnica. Il ritratto è eseguito con tecnica mista, che mescola emozioni e informazioni. Benché immune da campanilismo, questa Roveretologia è animata da una grande devozione per il "totem" della Quercia. Soprattutto fa luce sullo spirito del luogo e sull'identità dei suoi abitanti, da sempre creativi, polemici, orgogliosi e sognatori.