Non sparate sul turista

4 lug 2020

Non sparate sul turista

Umorismo nero su turismo e terrorismo in Egitto. Il "massacro di Luxor"� (17 novembre 1997, 58 morti). Oggi più che mai gli squilibri planetari toccano il dorato mondo delle nostre vacanze, con cause e problemi che suonano stranamente lontani, che ci sembrano irrilevanti. Che cosa ne so io, che vado in crociera sul Nilo, delle beghe interne dell'Egitto? Che cosa ne so io immacolato viaggiatore, che vado al mare in Turchia, del genocidio dei Curdi? Che cosa c'entrano i palestinesi con le mie benedette vacanze a Sharm el Sheik? Niente di niente. Gli immacolati viaggiatori sono la versione contemporanea di quegli "innocenti all'estero" descritti nel 1869 da Mark Twain, nel suo celebre reportage al seguito dei primi crocieristi americani nel Mediterraneo. Beata innocenza. Salvo poi ritrovarsi ostaggi, o bersagli, nello Yemen, in Egitto o nelle Filippine. E così la relazione tra le nostre vacanze e i gravi problemi socio-economici del pianeta Terra si fa subito, spiacevolmente, tangibile. L'innocenza smette di essere beata. E diventa rischiosa ignoranza.