Quale turismo dopo lo tsunami?
Governi e tour operator si affannano a rassicurarci che nel Sudest
asiatico tutto, o quasi tutto, è tornato normale. All'insegna di
una curiosità francamente un po' morbosa sono già nati gli "Tsunami
tour", vale a dire viaggi organizzati sui luoghi spazzati dall'onda
(con gadget, T-shirt ispirate al "ground zero tropicale", Dvd
artigianali, ecc). La macchina della ricostruzione dei resort turistici
si è decisamente avviata. Con le relative tangenti: in Thailandia, per
esempio, alla mafia russa che controlla l'edificato in zona spiaggia.
La ricostruzione dopo il maremoto ora è il vero problema. Perché è
proprio il ritorno alla normalità che bisogna temere.
"Gli adoratori del sole dimenticano in fretta", titolava amaro il
quotidiano inglese Daily Mail, in un reportage di Capodanno da Phuket,
in Thailandia...
Vedi anche Tsunami Hotel - report di Duccio Canestrini per l'Istituto di Cooperazione economica di Milano, 2005