Sono molte le dee acquatiche nella mitologia e nella religione di diversi popoli: Mami Wata in Africa occidentale, Tenkawa benzaiten in Giappone, Yara in Amazzonia, le mitiche Apsaras in India, e così via. Le Naiadi della cultura greca, così come Sequana nella cultura celtica, in particolare, simboleggiavano le sacre fonti d’acqua dolce, e le proprietà terapeutiche delle acque sorgive. Nel folklore queste figure ricorrono più o meno trasformate con nomi quali Gana, Anguana, Aivana.
Le anguane che popolano l’immaginario
alpino sono donne selvatiche associate ai ruscelli, che con gli uomini hanno
rapporti assai particolari. Ma l’archetipo non sarebbe tale se non
“funzionasse” anche ai nostri giorni. Lo dimostra una curiosa serie di immagini
- foto e video d’arte, fumetti manga, sexy comics, spot pubblicitari – in cui la femminilità a tutt’oggi si presenta seducente, liquida e spesso portatrice di un messaggio profondamente ecologico. In questo senso Sequana è un’appassionante esplorazione tematica, un collaudato mix di ragionamento e divertimento tanto sulle origini della vita, quanto sul necessario rispetto di una risorsa cruciale per il futuro del Pianeta.
Comano Terme, Trento, 25 luglio 2012 ore 21 e 30