Stare in equilibrio: antropologia del benessere
Stare in equilibrio: antropologia del benessereUna riflessione, propiziata anche da mezzi multimediali, su identità e stili di vita. Alcune domande di partenza, provocatoriamente elaborate dall'antropologo:
- Sono normali certe forme di disagio?
- Su che cosa si fonda il sentimento di appartenenza a un territorio, a una comunità ?
- Cosa significa infrangere tabù?
- Usi e costumi... o usi e consumi?
- Sviluppo o crescita?
- E' possibile conservare l'equilibrio in un mondo per molti aspetti squilibrato?
- La vacanza è la cura di tutti i mali?
Partendo da suggestive visioni dello spirito del luogo, in forma di genius, Duccio Canestrini problematizza il rapporto tra indigeni e forestieri, tra stanti e andanti, tra sani e insani, esplorando i meccanismi dell'appartenenza. Il terreno dell'incontro e quello delle identità . Per un'educazione permanente, forse più che all'equilibrio, all'equilibrismo, così definito dal vocabolario Zingarelli: "Destreggiarsi in modo da superare senza danno difficoltà , contrasti e pericoli". L'alternanza tra tempo di lavoro e tempo di vacanza ci aiuta a tenere sotto controllo lo stress, ma nello stesso tempo ci "divide"...