Da Abbronzatura a Zanzibar (passando per Cancunizzare, Homo kodachromo e Tropical chic) un dizionarietto antropologico sul nuovo gergo internazionale dei globetrotters. Già , l'antropologo ha scoperto i modi di dire e di "viaggiarsi addosso" di una nuova tribù. Ma chi sono questi facoltosi vandali che sfregiano indifferentemente i baobab e i Caravaggio con le loro firme? Chi sono questi ardimentosi che espongono la cute al sole dei tropici, in spregio a ogni buon senso? Chi sono questi Garibaldi che dichiarano "Ho fatto il Kenya e la Thailandia?", come se davvero quei Paesi li avessero fatti loro? Chi sono queste anime erranti, questi forzati costretti a scaraventarsi tutti gli anni con la macchina fotografica ai quattro angoli del mondo, senza sapere perché? Sono i turisti. Cioè i nuovi barbari. Cioè noi. Inutile tentare di tirarsene fuori: ci siamo dentro tutti. Noi che facciamo finta di credere ai "paradisi esclusivi" dei dépliants, che inseguiamo il mito dell'atollo incontaminato e della Cuccagna, noi che abbiamo sempre fretta di andare e di comprare, anche in vacanza. E poi, al ritorno, di raccontare le nostre Odissee ai vicini di casa. Turistario è un manuale di touristwatching. Una specie di guida turistica onnivalente, da portare a Tahiti come a Roma. Perché aiuta a riconoscere i luoghi comuni, più della psicologia turistica che della geografia, per evitarli. Oltre che contribuire alla consapevolezza di quanto faccia male all'amicizia l'ennesima serata di diapositive sulle Maldive.
LA CRITICA
"Forzati delle vacanze, tropical chic, alternativi a tutti i costi, nati con la sahariana, spacciatori di diapositive...un gustoso saggio sull'Homo turisticus" Francesca Oldrini, Panorama 28 .2. 1993
"Esilarante volumetto da leggere d'un fiato, sicuri che in qualche pagina ci si ritroverà " L'Europeo 9.4.1993
"Un divertente glossario...sarcastico, ma quasi rassegnato, l'antropologo studia l'Homo turisticus, razza purtroppo in via di espansione" Anna Mannucci, Il Giorno 10.5.1993
"Dopo tanta letteratura seria sui viaggi, finalmente un po' d'ironia sui tropical chic, i forzati delle vacanze, che vorrebbero stare a casa ma non possono permetterselo" Class, maggio 1993