Questa sezione non è un blog, è proprio un BLOB come un pentolone in ebollizione, pieno di ingredienti, pubblicazioni, video, interviste, idee assortite. Qui sono raccolti alcuni miei lavori, divisi per categorie: scritti, documentari, incontri, ecc. Vedere per credere :-)
La specie umana di norma non si accoppia in pubblico. C’è poco da osservare. Ne deriva che il solo modo per saperne qualche cosa è fare domande. Ora immaginate che da una astronave escano buffi alieni (preceduti, a memoria d’uomo, da pericolosi alieni) interessati alle maniere in cui fate l’amore. Roba da ridere. E infatti molti antropologi alieni sono stati presi per il naso, con dichiarazioni assurde o elusive. Il guaio è che non sempre se ne sono accorti.
In Melanesia, sulle isole Trobriand, esisteva un’apposita casetta dove i giovani facevano esperienze sessuali. La descrisse il famoso etnografo Bronislaw Malinowski, negli anni tra il 1915 e il 1918, durante un lavoro sul campo che gli valse la docenza prima alla London School of Economics e poi alla Yale University. La capanna dell’amore, chiamata bukumatula era frequentata da adolescenti di entrambi i sessi, che vi praticavano la promiscuità, rientrando a casa loro solo per mangiare.
La variegata “specie” Homo turisticus è composta di individui con relativa disponibilità di denaro che viaggiano per piacere, sapendo di tornare a casa dopo una breve vacanza. Il desiderio turistico è generato da una matrice che produce comportamenti comuni. Muovono a questa "diserzione" i ritmi e le regole del distretto produttivo, la necessità di evasione a tempo determinato, le dinamiche famigliari, il marketing dell'altrove in termini di “paradisi” turistici.
Ogni anno, ai primi di novembre, anche i messicani ricordano i loro defunti E lo fanno con cerimoniali e opere d'artigianato ispirati da una cultura che tenta di esorcizzare la paura della Signora in nero, ricorrendo alla burla. Un comportamento che lascia esterrefatti gli europei.