Questa sezione non è un blog, è proprio un BLOB come un pentolone in ebollizione, pieno di ingredienti, pubblicazioni, video, interviste, idee assortite. Qui sono raccolti alcuni miei lavori, divisi per categorie: scritti, documentari, incontri, ecc. Vedere per credere :-)
Da una parte quelli che hanno la pelle scura, visti come un’unica categoria umana, di volta in volta inferiore, temibile, in qualche modo colpevole di coesistere. Dall'altra “italiani veri” e fieri, come l’allevatore di tori che ha massacrato l’immigrato Emmanuel Chidi Namdi, a Fermo. E così va a finire che all’estero si fanno un’idea dell’Italia, come Paese retrogrado e razzista. Solo in parte, per fortuna.
Come esistono ragazze Imbellettate, incerottate, incipriate, riprese dal versante migliore, e se non bastasse poi anche ritoccate in Photoshop, in una parola playmate, così esistono playmountain, montagne apparecchiate e rappresentate per incantare. Un po’ di luce in più, una ravvivatina delle tinte, un po’ di contrasto, e il gioco è fatto.
I boscimani non sono mai stati primitivi, casomai lo sono diventati. Prima di conoscere nuove necessità, come alcol e denaro, avevano uno stile di vita e avevano sviluppato una tecnologia che soddisfaceva in tutto le loro esigenze. A Kagga Kamma, in Sudafrica, vivono in riserva. Non sono più autosufficienti e vengono mostrati come etnofreak..
Giovane milionario russo che ha fatto precipitare la sua jeep da un elicottero in volo, solo per il gusto di vederla schiantare al suolo. Lo youtuber russo Igor Moroz: "Un sogno finalmente realizzato. Se qualcuno di voi desidera un gippone così ma non può permetterselo, vuol dire che ha sbagliato tutto nella vita".
Testo a corredo di una mostra che segue due fili rossi. Il primo è la storia di quelle bizzarrie che hanno sempre animato lo spirito del collezionismo. Il secondo è la storia della diversità per la vecchia scienza antropologica: idioti, folli, briganti, indigeni di terre lontane. Dunque diversità nel fisico, nel comportamento e nella "moralità".
Governi e tour operator rassicurano: nel Sudest asiatico tutto è tornato normale. Sono già nati gli “Tsunami tour”, cioè i viaggi organizzati sui luoghi spazzati dal maremoto, con relativi gadget del “Ground Zero tropicale”. La macchina della ricostruzione dei resort turistici si è avviata. In Thailandia, la mafia russa controlla diverse spiagge. E' il ritorno alla normalità che bisogna temere.
l mondo delle garanzie, delle vaccinazioni, delle omologazioni, delle standardizzazioni, delle certificazioni, questo mondo ben temperato e fiscalizzato, ha prevalso. I suoi protocolli, ormai accettati da ogni parte politica, hanno invaso la nostra vita quotidiana. Sembriamo davvero appartenere a quella che lo psicoanalista americano James Hillman ha chiamato la "civiltà dell'airbag".
Disconnettersi, affrancarsi, evadere. Staccare la spina, tagliare la corda. Sono metafore di scioglimento dai legami di una quotidianità gravosa e appiccicosa. Dove si è andati o si andrà in vacanza è un argomento di conversazione convenzionale, cui poche persone resistono. Perché si viaggia, invece, è una domanda importante, quasi destabilizzante, che raramente ci si pone.
L'esotismo è una tendenza innata dello spirito umano. Quando si è in viaggio, la sensibilità per ciò che appare come tipico aumenta: lo sanno bene i baristi della cittadina messicana di Tequila, dove l'omonimo liquore viene servito, soltanto ai turisti, con il vermetto dell'agave affogato nel bicchiere. Fa tanto esotico...
What we call copysites are the replicas of places, buildings and sites that attract visitors interested in cultural heritage (tangible and intangible) and leisure activities, such as, entertainment, shopping, gastronomy etc. We analyse characteristic cases and acknowledge that the creation of copysites has different backgrounds: commercial interests, artistic and aesthetic motives, entertainment reasons, the joy to reproduce forms of success, preservation of the original sites, among others.
La specie umana di norma non si accoppia in pubblico. C’è poco da osservare. Ne deriva che il solo modo per saperne qualche cosa è fare domande. Ora immaginate che da una astronave escano buffi alieni (preceduti, a memoria d’uomo, da pericolosi alieni) interessati alle maniere in cui fate l’amore. Roba da ridere. E infatti molti antropologi alieni sono stati presi per il naso, con dichiarazioni assurde o elusive. Il guaio è che non sempre se ne sono accorti.
In Melanesia, sulle isole Trobriand, esisteva un’apposita casetta dove i giovani facevano esperienze sessuali. La descrisse il famoso etnografo Bronislaw Malinowski, negli anni tra il 1915 e il 1918, durante un lavoro sul campo che gli valse la docenza prima alla London School of Economics e poi alla Yale University. La capanna dell’amore, chiamata bukumatula era frequentata da adolescenti di entrambi i sessi, che vi praticavano la promiscuità, rientrando a casa loro solo per mangiare.