Questa sezione non è un blog, è proprio un BLOB come un pentolone in ebollizione, pieno di ingredienti, pubblicazioni, video, interviste, idee assortite. Qui sono raccolti alcuni miei lavori, divisi per categorie: scritti, documentari, incontri, ecc. Vedere per credere :-)
l'Eucalipto, Anno 1, numero 0, dicembre 2020 "In equilibrio sul tempo" - Gaele Edizioni Ultime notizie (in senso cronologico, non millenaristico).
Saggio pubblicato in Rievocare il passato: memoria culturale e identità territoriali, a cura di Fabio Dei e Caterina Di Pasquale, Pisa University Press, Pisa 2018. Westworld.
l'Adige, 11 marzo 2019 Programmi, ragazze, che si fa? No, non per il weekend. Programmi per i computer. Perché giustamente anche le femmine possono “smanettare” con i software.
Ticino7, 5 aprile 2019 Era Natale, c’era parecchia neve, con amici mi godevo una licenza breve dal servizio militare.
l'Adige, 29 settembre 2019 “Ci state scaldando le birre! ”. D’accordo, un punto di vista un po’ particolare, burlesco, anomalo.
Babbo Natale viene dalla Cina. La sua slitta che solca il cielo è trainata da quattro coppie di panda. Babbo Natale ti prego, non portarmi blue jeans né ombrellini cinesi. Piuttosto, comanda ai panda di planare su un mercatino dell'usato, che di roba nuova in giro, e di plastica negli oceani, ce n'è già abbastanza.
Non siamo più nel Paleolitico. Il nostro stile di vita è cambiato completamente. I cacciatori di ieri sono diventati colletti bianchi. Abbiamo cambiato l'ecosistema Terra, abbiamo fatto breccia nel Dna, abbiamo inventato la biomeccatronica. Possibile che a tavola si debbano divorare ancora animali?
Sindromi culturali. Che cosa sono? Troppo facile liquidarle come disturbi immaginari. In effetti sono quadri clinici, tipici di un popolo o di una cultura. Affezioni che appartengono più al folklore che alla medicina, ma non per questo sono meno reali. Alcuni casi: dall'Argentina alla Cina, dal Trentino al nostro meridione.
Siamo nati per viaggiare, per esplorare, per andare. Gli uomini non sono piante, noi non abbiamo radici. Ma si è sempre viaggiato anche senza muoversi, oggi si direbbe virtualmente. Antropologia fantastica, itinerari immaginari, utopie. Finti reportage. Cyberturismo.
Fino a qualche mese fa infilavamo le melanzane dentro sacchetti biodegradabili e compostabili. Convinti che fosse giusto perché di Terra ce n'è una sola. E sarebbe (stato) stupido inquinarla. Oggi in Italia buttiamo a casaccio 20 milioni al giorno di guanti di gomma che finiranno in mare, in bocca alle testuggini.
Via dalla pazza folla, finalmente. A nessuno piacciono le città d'arte, le piscine, i campeggi e i buffet stracolmi di gente. Fino all'anno scorso si parlava di overtourism, di troppo turismo. Nei convegni ci si confrontava, preoccupati, sul collasso delle città sotto l'onda d'urto di masse di visitatori. E ora?